Dieta sequenziale: non è tutto cibo ciò che nutre | Primi Anni

DIETA SEQUENZIALE: di cosa si tratta?

L’alimentazione sta diventando uno degli argomenti più cliccati e condivisi dalle nuove generazioni, ma spesso non ci rendiamo conto che il confine tra informazione e pubblicità è molto sottile. E’ una battaglia tra chi è il più originale, chi crea i piatti più gustosi in poco tempo o chi crea piatti “moderni”, “giovani” dimenticandoci di cosa realmente stiamo mangiando. Carlo Petrini, il patron di Slow Food, definisce quanto sta accadendo con parole forti ma esaustive: è pornografia del cibo. L’obiettivo sembra chiaro: vendere. Ci si dimentica quindi del vero significato dell’alimentazione e degli effetti che alcuni elementi posso avere sul nostro corpo e sulla nostra salute. Ed è proprio da qui che “nasce” la dieta sequenziale, che ha come slogan principale “mangio quel che voglio” ma con la consapevolezza che non tutto il cibo nutre correttamente le nostre cellule. Vediamo insieme in che cosa consiste.

Giuseppe Cocca, medico, igienista ed esperto di alimentazione vegana e crudista, ha proposto questa dieta per creare un modello di alimentazione semplice, equilibrato e funzionale e nello stesso tempo in sintonia con la fisiologia del nostro organismo senza però doversi distaccare da ciò che la dieta umana è diventata per cultura, abitudine, consumismo e conformismo.
Secondo Cocca “occorre sapere (ed essere consapevoli) che attraverso il cibo alimentiamo le nostre cellule e non semplicemente il nostro stomaco. Quello che mangiamo inizia a far parte di noi solo nel momento in cui viene assorbito. Quando è assorbito finisce nella parte extracellulare diventando nutrimento cellulare”. Si tratta quindi di essere consapevoli di tutto ciò che il nostro corpo assorbe comprendendo soprattutto che “non tutto ciò che mangiamo è cibo”.
Per poter praticare la dieta bisogna seguire una semplice, ma efficace, sequenza degli alimenti:
– La frutta deve essere consumata prima del pasto in quanto viene assimilata meglio ed è utile per arricchire l’organismo oltre che di vitamine anche di acqua;
– Lo stesso vale per le verdure crude che, essendo ricche anche di sali minerali e oligoelementi, migliorano la digestione degli alimenti cotti.
– Seguono quindi le verdure cotte che, oltre ad essere ricche di fibra, aumentano il livello di sazietà e ci aiutano a preparare il nostro organismo nell’assimilazione del piatto tradizionale.
– Il piatto tradizionale secondo Cocca è quello a cui siamo legati sotto il profilo emozionale e cultrale. “Lo mangiamo perché convinti che quella portata ci farà stare bene e perché è buono”.
Seguendo questa sequenza, infatti, frutta – verdure crude – ortaggi cotti – piatto della tradizione, secondo Cocca si riesce a migliorare in modo straordinario la nostra salute, cercando di assumere cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, due porzioni di verdure cotte e il primo o secondo a cui siamo abituati.

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