Festa della donna: lettera da una follower
Non sono mai stata una grande sostenitrice della Festa della donna, non ho mai organizzato serate tra amiche che celebrino il giorno dedicato all’universo femminile, perché mi sono sempre detta che bisognerebbe festeggiarlo tutto l’anno.
Ogni donna è unica. Che sia mamma, amica, confidente, compagna, moglie, nonna, tutti i giorni c’è un ottimo motivo per celebrarla, poiché noi donne siamo sempre un po’ speciali.
Mimose non solo l’8 marzo, ma bensì piccoli pensieri da farsi tutto l’anno per rendere omaggio in modo esclusivo, ricordando sempre tutte le battaglie che sono state combattute in passato per la libertà di cui godiamo oggi.
Essere donna oggi vuol dire anche essere mamme più agevolate, sia nel mondo del lavoro che negli obblighi verso la famiglia, poiché sempre più sostenute dai datori di lavoro e dai papà che hanno un ruolo più attivo e partecipe, nella maggior parte dei casi, nella vita pratica dei propri figli.
Essere donna oggi vuol dire anche ottenere incarichi di prestigio e ruoli una volta destinati specificatamente agli uomini. È bello girare per strada e vedere che alla guida dei taxi e dei tram ci sono Maria, Roberta, Ginevra e tante altre lavoratrici in rosa.
Essere donna oggi è anche avere il diritto di poter decidere del proprio destino, di essere autonome senza dover dipendere dall’universo maschile, permettersi di avere anche un figlio da sole e generare un nuovo concetto di famiglia.
Essere donna oggi vuol dire godere appieno della libertà che ogni individuo deve avere, indipendentemente dal sesso a cui appartiene.
Auguri a tutte per la Festa della donna!
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